Le problematiche legate alla regolarità intestinale sono molto più diffuse di quanto si pensi e riguardano soprattutto le donne, a causa dei cambiamenti ormonali dovuti alla fase mestruale e alla gravidanza, e le persone anziane, che spesso non assumono un adeguato livello di liquidi e non riescono a compiere un adeguato movimento per stimolare il proprio intestino.
Quando si manifestano episodi di irregolarità, non significa per forza che ci siano delle alterazioni o delle problematiche organiche gravi, ma che a causa di fattori esterni si alterano le normali funzioni intestinali, rallentandone il transito.
Ma come accorgersi di questa condizione e intervenire?
I primi segnali di alterazione della regolarità intestinale
La mancanza di regolarità intestinale, come abbiamo visto, è una condizione piuttosto comune e di per sé non grave, ma è chiaro che può portare a fastidi più o meno importanti se trascurata.
È importante quindi identificarla per tempo ed evitare che diventi vera e propria stipsi: una prima avvisaglia è certamente una maggiore difficoltà allevacuazione, non solo per quanto riguarda la meccanicità delloperazione, ma anche la frequenza; minor regolarità intestinale significa che le feci possono risultare più dure e difficili da espellere.
Questa fase porta a unaltra condizione piuttosto fastidiosa, il gonfiore causato dalla massa organica che continua a fermentare per via dellazione dei microorganismi che compongono il microbiota intestinale.
In caso si avvertano questi segnali è importante agire subito di conseguenza.
Fibre, tanta acqua e relax
Per migliorare la propria regolarità intestinale, sono fondamentalmente 3 i principi da seguire con costanza.
Il primo riguarda lalimentazione, che deve necessariamente apportare il giusto quantitativo di fibre, che contribuiscono a mantenere le feci più morbide, rendendole più facili da far transitare ed espellere: verdure come spinaci, zucchine, broccoli, cavolfiori, fagiolini, melanzane e carciofi devono assolutamente essere presenti nella tua dieta, come anche kiwi, pere, albicocche, fichi, prugne e mele cotte a livello di frutta, a cui puoi aggiungere cereali integrali, legumi, yogurt e kefir.
Allo stesso tempo è fondamentale idratarsi correttamente, con almeno un litro e mezzo, meglio due, di acqua al giorno e, infine, tanto relax, perché lo stress influisce molto, in negativo, sulla regolarità intestinale.
Che ruolo gioca il magnesio?
Ma non è tutto, perché cè un altro elemento che può aiutare, seppur indirettamente: il magnesio.
Esso, infatti, non ha unazione diretta sulla motilità intestinale, ma se assunto in quantitativi importanti, sfugge allassorbimento, richiamando acqua nel lume enterico per gradiente osmotico, che significa più idratazione delle feci.
Oltre a questo, il magnesio svolge unimportante funzione nella regolazione dellattività contrattile e rilassante sulla muscolatura, anche su quella intestinale, supportando il benessere completo dellorganismo.
Bibliografica Magnesio Supremo
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